Il fuso (in inglese drop spindle, ovvero fuso a goccia) è uno strumento piccolo e maneggevole, che permette di produrre il proprio filato ovunque: in treno, al parco, in sala d’attesa… non velocemente come con un filatoio a ruota, ma con una maggiore versatilità.
Quello della foto è un tipico fuso con il peso in alto (top whorl spindle).
L’asta (shaft) è un bastoncino dritto e stabile, dove si avvolge il filato man mano prodotto e dove fanno presa le dita che imprimono la rotazione al fuso.
Il peso (whorl) - lo chiamo peso, ma forse il termine tecnico sarebbe volante del fuso, o fusaiola - determina il momento della rotazione e la tensione del filato; ovviamente dev’essere ben bilanciato in modo da far roteare il fuso liberamente e senza oscillazioni.
L’uncino (hook) aggancia il filato; è centrato sull’asta in modo da consentire una rotazione equilibrata.
La posizione alta del peso permette una maggiore rotazione e quindi una maggiore torsione, fattore necessario nella produzione di filati sottili.
Invece il fuso con il peso situato sulla parte bassa è ideale per ottenere un filato spesso a capo singolo o con fibre più pesanti che richiedono meno torsione.
Questo in linea generale. Oltre alla posizione, infatti, è il peso del fuso che determina il risultato finale: i fusi leggeri (sotto i 30 grammi, ovvero fino a 1 oz) sono utili per ottenere filati sottili, quelli pesanti (sopra i 60 grammi, intorno a 2 oz) per i filati grossi.
Imparare ad usare il fuso (specie se medio-pesante) non è difficile, ci vuole solo un po' di pratica. Lo consiglio a tutti. Nel peggiore dei casi lo si puo' sempre utilizzare per farci la pasta... sembra che l'etimologia dei fusilli derivi proprio dal fuso: l'asta serviva per attorcigliare il filo di pasta che prendeva quindi la tipica forma a spirale!!!